La Cattedrale, ricostruita alla fine del XII sec., sostituì l’antico edificio di S. Maria del Vescovato, dell’VIII – IX sec., eretto sull’area di un primitivo tempio cristiano dedicato al martire Primiano.
La costruzione del Duomo odierno fu avviata dopo il 1155, anno in cui Spoleto fu devastata dall’esercito imperiale di Federico “Barbarossa”, e terminò tra il XII e il XIII secolo, quando i Papi Innocenzo IIII nel 1198 e Onorio III nel 1216, consacrarono solennemente il nuovo edificio.
Sulla facciata, impreziosita dal mosaico firmato dal maestro Solsterno e datato 1207, si aprono le arcate del portico fatto realizzare nel 1491 da Ambrogio Barocci da Milano.
Entrando nel portico si ammira il bellissimo portale maggiore romanico, finemente scolpito con motivi fitomorfi e zoomorfi.
Tra il 1638 e il 1644 per volere dei Barberini l’interno della cattedrale subì una radicale trasformazione; l’intervento seicentesco eseguito dagli architetti camerali Luigi Arrigucci e Domenico Castelli si sovrappose completamente alla struttura romanica ma lasciò inalterato il pregevole pavimento musivo a motivi cosmateschi della navata centrale composto di tessere di pietra, porfido e serpentino, mentre quello delle navate letarali fu posto in opera nel 1481.
Un ulteriore rinnovamento dell’interno effettuato tra il 1785 e il 1792, fu diretto dall’architetto Giuseppe Valadier.
Al suo interno conserva preziose opere d’arte tra le quali gli affreschi del Pintoricchio nella cappella Eroli (1497), la tela ad olio di Annibale Carracci e collaboratori e la Santissima Icone, preziosa opera bizantina dell’XI-XII secolo donata nel 1185 dall’Imperatore Federico Barbarossa in segno di pace.
L’abside è interamente decorata dai bellissimi affreschi raffiguranti Storie della Vergine, realizzati tra il 1467 e il 1469 da Fra’ Filippo Lippi.
Da segnalare all’imbocco della navata sinistra il Crocifisso dipinto firmato e datato da Alberto Sotio nel 1187 realizzato su pergamena applicata su una tavola sagomata nell’iconografia del Cristo vivo (triumphans) e nella Cappella delle Reliquie la lettera autografa di San Francesco a frate Leone.

fonte: https://www.comune.spoleto.pg.it/turismoecultura/la-citta/chiese/cattedrale-di-santa-maria-assunta-duomo/