Castellocchio
Confraternita della Misericordia

Descrizione

Architettura

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Il complesso è nato come un classico casale di campagna al servizio del podere agricolo, di proprietà dell’Ente Ecclesiastico della Confraternita della Misericordia di Spoleto.
Il fabbricato rappresenta un esempio di edilizia storica rurale, di servizio all’istituto ecclesiastico. La struttura ricadeva nei terreni di pertinenza della chiesa della Madonna di Castellocchio di Eggi, poco distante da essa: quest’ultima si trova al piano inferiore della turrita abside della chiesa di San Nicolò, il grande tempio costruito dagli Agostiniani sull’area delle due antiche chiese di San Nicola e San Massimo.
Le memorie storiche raccontano che lo stesso era utilizzato come piccolo convento di campagna degli Agostiniani che seguivano la confraternita, come si riscontra anche dalla conformazione dei locali. Col passare del tempo la destinazione d’uso si è mutata in casale di campagna al servizio dell’Ente Ecclesiastico, circondato dalle proprietà agricole dello stesso, quali seminativi, uliveti e bosco.
Confraternita della Misericordia di Spoleto.

La Confraternita della Misericordia di Spoleto

Fu costituita il 6 aprile 1569 sotto la denominazione “Compagnia di Carità, ad essa appartenevano gli esponenti del ceto nobile della Città che si dedicavano ad opere di assistenza.

Fin dall’inizio ha avuto lo scopo di curare le esequie e la sepoltura dei defunti ed elevare preghiere e celebrazioni di suffragio soprattutto per coloro che morivano in stato di povertà e indigenza. Nel 1686 l’associazione si aggregò all’“Arciconfraternita della Orazione e Morte” di Roma e venne denominata “Confraternita della Orazione e Morte”, sotto il titolo di Santa Maria della Misericordia.

Nel corso del XIX secolo l’associazione prese il nome di “Società di Mutuo soccorso nella Confraternita della Misericordia di Spoleto”. Con regio decreto del Consiglio di Stato, il 6 luglio 1933 la Confraternita della Misericordia di Spoleto è stata riconosciuta come Ente Ecclesiastico e in virtù di questo conferimento è iscritta nel registro delle persone giuridiche con atto del Ministero dell’Interno del 29 marzo 1988.

 

L’edificio, collocato ai margini del bosco di Arezzola e fiancheggianti l’antica Ferrovia Spoleto-Norcia, si colloca al centro di un’area di grande interesse sia dal punto di vista storico che naturalistico-ambientale.

La struttura si sviluppa su tre piani, con copertura a due falde in legno e pianelle, manto in coppi e sottocoppi, muratura in pietra intonacata con degli elementi in mattoni a vista, quali piattabande e archi. Gli infissi sono in legno e le porte del tipo alla mercantile.

Nel prospetto sud dell’edificio vi è una loggia con scala pietra e mattoni a vista, struttura portante in legno e pavimento in cotto, mentre al piano terra vi è un acciottolato probabilmente frutto di ristrutturazione e integrazione di quello originario. Negli anni l’immobile è stato oggetto di opere di ristrutturazione, per lo più internamente, dove sono state mantenute ove possibile le caratteristiche originarie.

Confraternita della Misericordia

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