Il fascino della storia di Spoleto, dall’epoca romana al Ducato Longobardo, dall’età comunale al Rinascimento, attraverso le pietre dei suoi monumenti ha sedotto “turisti” d’eccezione come Michelangelo Buonarroti, Johann Wolfgang Goethe, Hermann Hesse, William Turner. Un fascino, ancora oggi, intatto grazie al quale sono nate prestigiose istituzioni culturali che hanno fatto della città un punto di riferimento internazionale: nel 1947 il Teatro Lirico Sperimentale, nel 1952 il Centro Italiano di Studi per l’Alto Medioevo, nel 1958 il Festival dei Due Mondi e l’indimenticabile mostra Sculture nella Città – Spoleto 1962, considerata una pietra miliare nel mondo dell’arte. Ogni epoca ha lasciato il suo segno, ma sempre rispettando l’armonia del rapporto tra la città e la natura. Spoleto presenta un insieme di monumenti di estrema bellezza e di appassionante diversità, che hanno la particolarità di mostrare, dall’età del bronzo fino all’epoca moderna, un’evoluzione artistica ininterrotta. Non meno suggestiva è la continuità tra centro storico e ambiente naturale sottolineata dal possente Ponte delle Torri, che collega la Rocca Albornoziana (oggi sede del Museo nazionale del Ducato di Spoleto) al Monteluco, col suo antico bosco di lecci, tutelato fin dall’antichità e luogo prediletto dell’eremitismo di origine Orientale. A ribadire l‘unicità della città e del suo territorio, nel 2011 la Basilica di San Salvatore è stata inserita nella prestigiosa lista del Patrimonio Mondiale UNESCO come parte del sito seriale “I Longobardi in Italia. I luoghi del potere (568-774 d.C.)”.



